Ecco il ritorno dei giovedì di scrittura.
Appuntamento fisso i giovedì su 6INradio anche per quest’estate 2019 con dieci proposte di scrittura creativa.
E forse non solo scrittura.
Vi ricordate la prima uscita dello scorso anno ai Magredi?
Ci pensavo l’altro giorno all’esperienza fatta. In verità quando vi siete lanciati alla ricerca dei sassi io, Rosita e Daniela eravamo molto vigili perché temevamo di perdere qualcuno. Ripensando a quella mattina all’aperto mi è suonata in testa una filastrocca.
Sapresti completarla?
Ho conosciuto un tale.
un tale di Roveredo,
che era andato in gita,
in gita nel Magredo.
Quando il giro fu finito,
fatti i conti sul pulmino,
la maestre si accorsero
che mancava un bambino.
Fu allora che si disse:
“Su andatelo a cercare!”
………………………………
……………………………are.
Lo cercarono a San Foca
Lo cercarono a San Quirino
Ma………………………….
……………………………….ino.
Non si sa allora come,
non si sa proprio il perché
quando furon di ritorno,
ne mancavano altri tre!
Ripartiron in spedizione
sempre, sempre più lontano.
Da ogni punto cardinale
echeggiava un gran baccano.
Chiama, urla, corri.
” XX, XX, XX, (metti i nomi che vuoi tu) allora dove sei?”
Ritornati poi che furon
ne mancavano altri sei!
………………………………..
………………………………
……………………………….
………………………………
[Francesca Bomben
esercizio di stile su “Un tale di Macerata” di Gianni Rodari]
Chi può partecipare?
Tutti i miei allievi e tutti i bambini che vogliono provarci, siano o non siano venuti con noi nei magredi.
Cosa devo fare?
Completa e termina la filastrocca mandando la tua versione alla redazione di 6INradio usando il box dei commenti.
Pubblicherò le prime filastrocche pervenute l’11 luglio 2019.
Il post rimarrà aperto per l’invio dei testi anche successivamente alla data di pubblicazione dei primi.
Qualche consiglio prima di cominciare
Prestare attenzione alla struttura e alla posizione della rima (ve l’ho segnata). Farsi aiutare a fare un copia/incolla su un file (consigliato) o direttamente nei commenti, elaborare la propria parte, trovare il finale, spedire la vostra versione.
Volete mandarmi un disegno? Perché no?
(credetemi non vedo l’ora di sapere come vada a finire la gita)
La redazione si riserva di non pubblicare commenti considerati non adatti al pubblico al quale è destinato questo blog.
Vi ricordo che la pubblicazione del commento è sempre destinata a revisione.
Cosa sono i Magredi?
- Maggio 2019: Lupi – trasmissione radiofonica di 6INradio
- Febbraio 2018: Lezioni di Orizzonte – lezione di geografia
- Ottobre 2018: Quella strana V che si vede dal satellite – lezione di geografia sui magredi
- Ottobre 2018: Slide della lezione sui Magredi – lezione di scienze
- Gennaio 2017: I Magredi raccontati ai bambini – Gli speciali di 6INradio – trasmissione radiofonica live e articolo
Scrittura creativa – edizione 2018
Tutte le dieci proposte di scrittura dell’edizione estiva 2018 le puoi raggiungere al tag #scrittura creativa 2018
Ciao carissima Maestra Francesca,
In diretta dall’acquaspalsh ecco qua la filastrocca completata:
Ho conosciuto un tale.
un tale di Roveredo,
che era andato in gita,
in gita nel Magredo.
Quando il giro fu finito,
fatti i conti sul pulmino,
la maestre si accorsero
che mancava un bambino.
Fu allora che si disse:
“Su andatelo a cercare!”
MA SI SCATENARONO RISSE
SU CHI DOVESSE ANDare.
Lo cercarono a San Foca
Lo cercarono a San Quirino
Ma NON AVEVANO CAPITO
CHE GIOCAVA A NASCONDino.
Non si allora come,
non si sa proprio il perché
quando furon di ritorno,
ne mancavano altri tre!
Ripartiron in spedizione
sempre, sempre più lontano
da ogni punto cardinale
echeggiava un gran baccano.
Chiama, urla, corri.
”Anastasia Malak, Beatrice allora dove sei?”
Ritornati poi che furon
ne mancavano altri sei!
TRA LE MAESTRE UNO SGUARDO COMPLICE
LA SOLUZIONE SEMBRA SEMPLICE
ANCHE SE SONO ANCORA TANTI
DAI CHE LI PERDIAMO TUTTI QUANTI!!
Spero ti piaccia.
Un bacio bacioloso ed un abbraccio abbraccioso da Gigi D+
Ho conosciuto un tale.
un tale di Roveredo,
che era andato in gita,
in gita nel Magredo.
Quando il giro fu finito,
fatti i conti sul pulmino,
la maestre si accorsero
che mancava un bambino.
Fu allora che si disse:
“Su andatelo a cercare!”
lo cercarono per monti,
lo cercarono per mare.
Lo cercarono a San Foca
Lo cercarono a San Quirino
Ma non c’era proprio traccia
di quel povero bambino.
Non si sa allora come,
non si sa proprio il perché
quando furon di ritorno,
ne mancavano altri tre!
Ripartiron in spedizione
sempre, sempre più lontano.
Da ogni punto cardinale
echeggiava un gran baccano.
Chiama, urla, corri.
”Janis,Luce, Irene, allora dove sei?”
Ritornati poi che furon
ne mancavano altri sei!
Ne trovaron solo nove,
ritornarono al pulmino,
e all’ultimo si accorsero
che mancava solo quel bambino.
Ritornati che furono a scuola,
ad aspettarli c’era il bambino
che vistoli arrivare
bussò sul pulmino.
<>
dissero le maestre in coro.
<>
aggiunse una di loro.
“Sono rimasto a scuola,
mi ero addormentato
e in gita col pulmino
non sono ci mai andato”.
Ciao maestra, ti invio il mio disegno.
Nella mia storia mancano le due frasi dette dalle maestre:
“Ti abbiamo trovato!”
“Dove ti eri cacciato?”
Alla prossima, ciao!😘😘😘
SOFIA
Ciao Sofia carissima!
Ho capito cos’è accaduto. Volevi utilizzare le virgolette basse (« ») ma hai digitato un altro segno: i chevron (< >) due volte.
I chevron non sono mai adoperati in lingua italiana (e rarissimamente in matematica, se non per i simboli matematici di maggiore e minore); il loro maggiore utilizzo è di tipo informatico.
Questi segnetti sono adoperati per racchiudere i tag dei linguaggio informatico e servono a dare dei comandi. Oppure, anche, il solo segno > viene utilizzato per contrassegnare un percorso ipertestuale nei siti web.
Cerco di spiegartela facilmente: tuo “comando informatico involontario” è stato interpretato come un errore dalla pagina del sito, così è andato cancellato in modo automatico.
E io non l’ho potuto leggere.
Ho conosciuto un tale
Un tale di Roveredo,
Che era andato in gita,
In gita nel magredo!
Quando il giro fu finito,
Fatti i conti sul pulmino,
Le maestre si accorsero
Che mancava un bambino.
Fu allora che si disse:
“su andatelo a cercare!”
“Correte e fate in fretta
Che l’appello bisogna fare”.
Lo cercarono a San Foca
Lo cercarono a San Quirino
Ma durante il tragitto
Non si vide alcun bambino.
Non si sa allora come
Non si sa proprio il perché
Quando furono di ritorno,
Ne mancavano altri tre!
Ripartirono in spedizione
Sempre, sempre più lontano.
Da ogni punto cardinale
Eccheggiava un gran baccano.
Chiama, urla, corri.
“Diego, Davide, Sara allora dove sei?”
Ritornati poi che furon
Ne mancavano altri sei.
Tanti sassi avevano cercato
dai magredi affascinati,
che dal resto dei compagni
si eran allontanati.
Ah ma che fai Sofia! Rilanci?
Accetto!
“Ma sei qui furfante!?”
dissero le maestre in coro.
“Ci hai fatto morir di crepacuore”
aggiunse una di loro.
Ho conosciuto un tale.
un tale di Roveredo,
che era andato in gita,
in gita nel Magredo.
Quando il giro fu finito,
fatti i conti sul pulmino,
la maestre si accorsero
che mancava un bambino.
Fu allora che si disse:
“Su andatelo a cercare!”
Dobbiamo proprio partire,
Non possiamo più aspettare.
Lo cercarono a San Foca
Lo cercarono a San Quirino
Ma non si trovò davvero
nessuna traccia del bambino.
Non si sa allora come,
non si sa proprio il perché
quando furon di ritorno,
ne mancavano altri tre!
Ripartiron in spedizione
sempre, sempre più lontano.
Da ogni punto cardinale
echeggiava un gran baccano.
Chiama, urla, corri.
”Martina, Gisele, Greta, allora dove sei?”
Ritornati poi che furon
ne mancavano altri sei!
Le maestre preoccupate
Si guardavano disorientate.
All’improvviso da lontano
Si udì un grido strano:
“Ehi amici, sono qua,
Stavo testando la mia abilità.
Cercavo solo un bel sasso,
Non volevo creare tutto questo fracasso!
Ciao, maestra Francesca
😃 HO completato la poesia!
Ho conosciuto un tale.
un tale di Roveredo,
che era andato in gita,
in gita nel Magredo.
Quando il giro fu finito,
fatti i conti sul pulmino,
la maestre si accorsero
che mancava un bambino.
Fu allora che si disse:
“Su andatelo a cercare!
Ma attenzione a ritornare!”
Lo cercarono a San Foca
Lo cercarono a San Quirino
Ma non si trovava quel bambino.
Non si sa allora come,
non si sa proprio il perché
quando furon di ritorno,
ne mancavano altri tre!
Ripartiron in spedizione
sempre, sempre più lontano.
Da ogni punto cardinale
echeggiava un gran baccano.
Chiama, urla, corri.
“Ian, Nic, Francy, allora dove sei?”
Ritornati poi che furon
ne mancavano altri sei!
Corri di qua, corri di là
Ai Magredi si tornò.
Quel tale di Roveredo lì
A raccontare storie tutto il dì.
I bambini erano tutti
Ascoltavan i racconti
E tornan presto i conti!
Ho conosciuto un tale.
un tale di Roveredo,
che era andato in gita,
in gita nel Magredo.
Quando il giro fu finito,
fatti i conti sul pulmino,
le maestre si accorsero
che mancava un bambino.
Fu allora che si disse:
“Su andatelo a cercare!”
Che il pulmino non aspetta.
Lo dobbiamo ritrovare.
Lo cercarono a San Foca
Lo cercarono a San Quirino
Ma di lui non c’era traccia.
E’ sparito quel bambino.
Non si sa allora come,
non si sa proprio il perché
quando furon di ritorno,
ne mancavano altri tre!
Ripartiron in spedizione
sempre, sempre più lontano.
Da ogni punto cardinale
echeggiava un gran baccano.
Chiama, urla, corri.
“Nicolò, Ian, Greta, allora dove sei?”
Ritornati poi che furon
ne mancavano altri sei!
Via di nuovo a cercarli
Non troviam più nessuno.
Ma è la voce del Meduna che ci dice:
“Non ne manca manco uno”.
Tutti quanti a divertirsi.
Con tuffi a dismisura.
Tranquille care maestre.
Non abbiate più paura.
STEFANO TOMASELLA
Officina di Scrittura
Versione estiva # 1
Un tale di Roveredo.
Ho conosciuto un tale
un tale di Roveredo,
che era andato in gita,
in gita nel Magredo.
Quando il giro fu finito,
fatti i conti sul pulmino,
le maestre si accorsero
che mancava un bambino.
Fu allora che si disse:
“Su andatelo a cercare!”
PERCHÉ NOI A SCUOLA DOBBIAMO RITORNARE.
Lo cercarono a San Foca
Lo cercarono a San Quirino
MA NON LO TROVARONO NEMMENO NEI PAESI LI’ VICINO.
Non si sa allora come,
non si sa proprio il perché
quando furon di ritorno,
ne mancavano altri tre!
Ripartirono in spedizione
sempre, sempre più lontano.
Da ogni punto cardinale
echeggiava un gran baccano.
Chiama, urla, corri.
“LUCE, GISELE, JANIS, allora
dove sei?”
Ritornati poi che furon
ne mancavano altri sei!
OH CHE BEL PASTICCIO!
NESSUNO SI ERA ACCORTO CHE SI TRATTAVA DI UN CAPRICCIO!
TUTTI TORNARONO AI POSTI
SUL PULMINO, DOPO AVER GIOCATO
AD UNO SCHERZOSO NASCONDINO!
Ho conosciuto un tale.
un tale di Roveredo,
che era andato in gita,
in gita nel Magredo.
Quando il giro fu finito,
fatti i conti sul pulmino,
la maestre si accorsero
che mancava un bambino.
Fu allora che si disse:
“Su andatelo a cercare!”
Ma i bambini spaventati
non ci volevano andare.
Lo cercarono a San Foca
Lo cercarono a San Quirino
Ma c’era alcuna traccia
di quel bimbo birichino.
Non si sa allora come,
non si sa proprio il perché
quando furon di ritorno,
ne mancavano altri tre!
Ripartiron in spedizione
sempre, sempre più lontano.
Da ogni punto cardinale
echeggiava un gran baccano.
Chiama, urla, corri.
“Alberto, Luca, Matteo, allora dove sei?”
Ritornati poi che furon
ne mancavano altri sei!
I sei bambini mancanti
erano andati avanti,
non eran più nel magredo
ma erano tornati a Roveredo.
Ho conosciuto un tale.
un tale di Roveredo,
che era andato in gita,
in gita nel Magredo.
Quando il giro fu finito,
fatti i conti sul pulmino,
la maestre si accorsero
che mancava un bambino.
Fu allora che si disse:
“Su andatelo a cercare!”
Le maestre bianche in volto
cominciarono a indagare!
Lo cercarono a S. Foca,
lo cercarono a S.Quirino.
Ma di lui non c’era traccia…
scomparso era come Merlino!
Non si sa allora come,
non si sa proprio il perché
quando furon di ritorno,
ne mancavan altri tre!
Ripartiron in spedizione,
sempre, sempre più lontano.
Da ogni punto cardinale
eccheggiava un gran baccano.
Chiama, urla, corri.
“Elisa, Nicolò,Giulia allora dove sei?”
Ritornati poi che furon
ne mancavan altri sei!
Cosa stava succedendo
in queste terre un po’ lontane?
Una era la risposta
incantesimi delle Agane!
Cara maestra spero che ti sia piaciuta, ci rivediamo a settembre!